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CARLO FERRARA

Attraverso l’osservazione del mondo reale, sviluppo immagini surreali, che diventano metafora di opinioni e ragionamenti. Il personaggio che interpreto in ogni fotografia è la rappresentazione del genere umano. L’autoritratto non è estetica, ma è il confronto delle emozioni personali con le emozioni delle masse. Uno strumento di esplorazione interiore ed uno specchio per l’osservatore. Tutta la mia produzione è unita dall’ossessiva ricerca di stabilità personale, rispetto a temi che non possono avere una risposta inequivocabile
Carlo Ferrara

L'Artista
BIOGRAFIA
Carlo Ferrara nasce a Novi Ligure nel 1975. Il suo interesse verso la fotografia inizia nel 2006 e lo spinge verso un’assidua attività di ricerca, di conoscenza e di approfondimenti sulla materia, attraverso la frequentazione di seminari, lo studio e la realizzazione di diverse attività volte alla sperimentazione, alla riscoperta della fotografia analogica e della camera oscura e alla individuazione di una sua propria cifra stilistica.
Partecipa a diverse esposizioni collettive e organizza alcune personali in diverse città italiane, ottenendo diversi riconoscimenti. Ferrara si dimostra un autore capace di visione, fortemente ispirato, che riesce a portare nelle sue fotografie una grande capacità creativa, intuito, sensibilità e ironia.
La sua produzione fotografica più matura si concentra soprattutto su un’espressività ispirata al surrealismo moderno (con evidenti riferimenti a Rodney Smith e a Magritte) che costituisce una sua grammatica compositiva costante votata alla riflessione, al dialogo tra opposti, al confronto costruttivo.
Superando i confini di una poetica puramente surrealista, l’autore abbraccia facilmente ispirazioni più concettuali o astratte, fino a toccare punte fortemente intimistiche e oniriche, pur senza rinunciare a quella leggerezza piacevole e comunicativa che contraddistingue sempre il suo racconto.
“Nel suo insieme, l’opera di Carlo Ferrara è un invito a riflettere, a comprendere con maggior cognizione il mondo prossimo che ci circonda, a cercare ancora e a guardare meglio, a svestirci di ogni apparente ingannevole certezza per raggiungere piani di lettura più complessi e interessanti, più profondi, più sottili e più significativi.” (dalla prefazione di Giusy Tigano al libro “Nessuno è Peter Pan”).
MOSTRE PERSONALI
2022 NESSUNO E' PETER PAN – anteprima - “Pop Corn Gallery” - Repubblica Ceca
2016 SEI GIORNI “Museo della fotografia di Brescia” – Brescia
2016 SEI GIORNI “Satura art gallery” - Genova
MOSTRE COLLETTIVE
2020 “Scatole Nere” (Semplicemente fotografare Live) - Rocca di Dozza
2018 “Il corpo e l’anima” (7 autori) – Trento
2018 “Treviso photographic festival” (6 autori -tra cui Oliviero Toscani-) - Treviso
RICONOSCIMENTI
2024 Secondo classificato al concorso internazionale
“SCALA DI GRIGI - Connessioni” promosso da Federbeton Italia
2019 Finalista in “Arte Laguna Prize 2019” - Venezia
2017 Menzione d’onore al premio internazionale d’alte contemporanea “LINX” - Trieste
2015 Primo classificato al premio d’arte contemporanea “Basilio Cascella” – Ortona
COLLABORAZIONI
2021 Co-Autore Prefazione nel manifesto fotografico della nascente
Fotografia Transfigurativa inserito nel libro “Fotografia Transfigurativa – Vol. I”
realizzato con la partecipazione di GT Art Photo Agency, Milano (edizione EBS Print)
Tema del testo: confronto tra Surrealismo e Fotografia Transfigurativa
2019/2022 Curatore del portale web internazionale specializzato “100ASA.com”
2016/17 Senior critic del portale web internazionale specializzato “1X.com”
PUBBLICAZIONI
2024
Libro fotografico
“NESSUNO E’ PETER PAN”
A cura di GT ART Photo Agency Milano | Case editrice EBS Print, ISBN: 9-791255-857365
Dalla prefazione di GIUSY TIGANO:
“L’immagine carismatica e controversa di Peter Pan scelta per dare il titolo a questo libro non è che l’incipit di una danza per immagini che ci conduce in esplorazione di noi stessi sulle note di uno squisito bianco e nero, risuonando in armonia perfetta con un contrasto gradevole e un chiaroscuro abilmente modulato. […] Il mito della ricerca di sé e dell’inseguimento della propria ombra si propone nella cornice di un reale irrisolto che necessita di “altri piani” visivi ricreati ad arte dall’autore”.
2019
Libro fotografico
“CONFINE”
Casa editrice Epokè – collana portfolio | ISBN: 978-88-99647-96-4
Dalla prefazione di MARCO MAROCCOLO:
“In questo suo terzo libro, Carlo Ferrara ci conduce lungo un viaggio fra i confini: ciò che ci separa e nel contempo ciò che ci unisce, tutto quello che abbiamo in comune con l’altro e con l’oltre. Ci fa percorrere una strada sino ai confini delle nostre possibilità, chiedendoci poi di fare un passo oltre, di varcare i confini dell’ovvio, permettendoci così l’esplorazione del possibile. In questo suo cammino, il fotografo è stato accompagnato dalle mirabili visioni delle Città invisibili di Italo Calvino”.
2017
Libro fotografico
“QUATTRO BREVI STORIE”
Casa editrice Epokè – collana portfolio | ISBN: 978-88-99647-26-1
Dalla prefazione di LUCIANO BENINI SFORZA
“Si può raccontare ed esplorare il nostro presente complesso e globalizzato per brevi immagini, per micro-narrazioni, per frammenti visivi? La qualità, lo spessore e la profondità di queste immagini affermano che è possibile; in effetti Carlo Ferrara qui compone con i suoi frammenti visivi, con le sue brevi micro-storie un grande mosaico sull’uomo contemporaneo, sui nostri tempi “liquidi” (Bauman), dominati da tante criticità e insicurezze, da tanta precarietà in ogni settore e campo della vita umana”.
2015
Libro fotografico
“SEI GIORNI”
Casa editrice Epokè – collana portfolio | ISBN: 978-88-98014-65-1
Dalla prefazione di MARCO MAROCCOLO:
“[…] Nei suoi scatti però non troviamo senso di malinconia o desiderio di catalogazione, bensì un racconto. Racconto del quale lui è non solo il protagonista ma anche co-protagonista, perché in alcune immagini scorgiamo il suo doppio, non riflesso nello specchio di Joubert nel quale rivedere gli assenti, ma piuttosto in quello di Pessoa <che ci rimandi a noi come persone viste dal di fuori, perché non c’è specchio che ci tiri fuori da noi stessi>”.